Cosa mi manca?
Ostaggio
di un vecchio cortile,
circondato da case
con sciarpe di grondaia
e baschi di tegole,
un gatto nero sgomitola ricorda.
Riaccende,
sulle pietre
lisciate dal tempo,
la lanterna delle emozioni
e si ricompongono,
in questo scalzo mio disordine,
tasselli confusi
agli argini della memoria.
Rapito da un’onda
riflessa dal portico,
rivedo gli occhi di mia madre
felici del nulla
mentre oggi io patisco
la rinuncia del superfluo.
BRASILI Luigi, Tivoli (RM)
Motivazione:
Malinconica e struggente lirica d’amore: con brevi tratti di penna, che sembrano scritti di getto, il poeta denuncia con dolce sensibilità la personale “non rinuncia al superfluo”, conducendo il lettore all’interno di un mondo dove si scoprono emozioni e sentimenti atemporali, Gli ultimi 4 versi, di grande impatto, colpiscono nel segno e fanno riflettere tutti noi (non solo l’autore) sulla società che abbiamo costruito e in cui viviamo.