Voce in dissolvenza

Voce in dissolvenza

 

Nove, prendi fiato e inizi a contare. Nove …

 

Otto, ascolti la tua voce, il timbro è cristallino, non c’è nessuna croce,

e non ti serve Cristo, nemmeno il Tentatore,  è tutto nel tuo cuore, è questa la tua luce.

 

Sette, è quasi una magia, guardatemi negli occhi e tutto vola via,

né guanti né mantello, nessuna spiegazione, il pane, oppure amore, o forse fantasia.

 

Sei, il tempo è un’illusione, le dita ad artigliare brandelli d’emozione,

sequenze di un passato che lento si dissolve, cammini sui binari per la prossima stazione.

 

Cinque, ti sembra di sognare, aria e luce ferme in un rallentatore,

sei un gabbiano, sei l’aquila reale, il mondo è l’istantanea in un particolare.

 

Quattro, il cuore che martella, cielo e terra fusi, brillanti come stella,

senti tutto ciò che vive e muore, e quello che ti sfugge, la vita tanto bella.

 

Tre, veloce, ratto, (matto), vento gelido che soffia sul tuo petto,

tu canti senza voce i tuoi ricordi, e intorno solo gemiti distorti dal falsetto.

 

Due, tutto è più sfocato, un’inezia o forse due, vestite d’infinito,

eppure vedi, e senti ovunque, e forse te ne penti, ma ormai ti sei perduto.

 

Uno, il mondo è silenzioso, grida, lacrime e sirene non sfiorano il tuo viso,

dal nono piano a terra, un lungo (breve) salto, il sangue sulla strada non macchia il tuo sorriso.

 

Zero.  Dissolvenza.  Buio.  Zero …

 

BRASILI Luigi,   Tivoli (RM)