Calpesto pensieri
I miei versi hanno, stasera,
cadenze di altre sere e sapore
di antiche tenerezze.
E’ caduta su me, in sommesso
subbuglio, la tua assenza, padre,
ricamandomi dentro una fessura
ruvida di buio e di silenzio.
Te ne andasti, in una notte
d’autunno, portando con te,
come dolce fardello, il candore
del tuo tempo antico.
Oggi, in abisso di vuoto, una voce
nel vento s’impiglia nel cuore.
Forse in quella voce è rimasto
il tuo amore. E mi chiama
al risveglio, a un approdo confuso,
a un convegno fra assenti, …
Ma … poche sono ormai le mie
illusioni nei caldi giorni dell’estate,
quando, come fantasma solitario,
mi aggiro per i sentieri deserti
dell’orto, punzecchiata dall’erba
arida e dai rami secchi, non più
cullata dalle carezze dei tuoi occhi.
Pesto solo ricordi che gelano il cuore
e stringo fra le dita nuvole di dolore.
Non parlo, non penso, non piango.
Calpesto i pensieri che tentano
di dar luce, schiacciando sotto
i piedi le loro inutili radici.
E intanto invento nuovi misteri
per il rosario della vita …
Fragomeni Emilia, Genova