Ebrezza d’amore
Voglio un bicchiere ricolmo di stelle
per poi brindare davanti al mio mare,
voglio ubriacarmi di luci e pigliare
sol le più belle.
Vago per colli e lontano quel mare
manda al mio cuore il suo salso respiro
da lui ritorno e soltanto sospiro
dolce è l’amare
Corro per boschi odorosi di pino,
in mezzo ai rami s’intrufola il cielo
e vola in alto il più lieve pensiero
fino al mattino.
Fronde trafitte, lucenti i bagliori,
d’oro si vestono i raggi di verde,
l’ombra trasformano e quasi si sperde
tra quei colori.
Sopra una foglia bagnata di pianto
c’e inciso un nome portato dal vento,
forse d’amore che ormai s’era spento
dice soltanto.
Ma qui c’e il mare e conforta la mente,
danza d’argento la sua spuma bianca
e il blu cobalto che sempre mi manca
solo non mente.
Ballano assieme a colori fatati
musiche dolci e risuonan serene
per alleviar le nostalgiche pene
di tempi andati.
Cerco canzoni che parlino al cuore
e sempre giungano là nel profondo
e a tempre oscure che infestano il mondo
porgano amore.
Colonna Romano Pietro, Lavagno (VR)