NON BUTTAVI MAI VIA NIENTE
Non buttavi mai via niente.
“Il tempo -indifferente ad ogni rimpianto-
cancella le vecchie orme,
proprio come d’autunno
si svestono le fronde,
non c’è bisogno del nostro intervento”,
questo dicevi ai miei vent’anni
che nel primo sole già vedevano l’estate
e sorridevano di quella tua mania
di trattenere tra le dita la vita
di mettere via brandelli di passato
per conservarlo accanto alle pesche sciroppate,
alle marmellate, alla passata di pomodoro
con la data stampigliata a mano.
Ma ora, nell’ora del distacco,
anch’io ricerco rovisto riordino:
spinto dal desiderio di ritrovare un segno,
una qualunque cosa che dica di noi storia
o che mi rinnovi memoria.
Ti ritrovo madre nei giochi che hai riposto
sulle mensole del ripostiglio, assieme ai quaderni
ed a mille altre scene di figlio;
nelle pagine di un diario
nascosto in una vecchia scatola
ti scopro per la prima volta donna.
E che dire dei rami appesi accanto ai fornelli?
non voglio farli risplendere di nuova luce
(anche se cova sotto la cenere degli anni)
perché proprio non riesco ad immaginarli altrove,
lontano da questa vecchia cucina
in cui si sente ancora l’odore del buon cibo.
È qui che lascio marinare pensieri, stagioni
sull’orlo di un rimpianto che contiene un tempo antico
mentre la gola che rimbomba di pianto,
fa da eco alla tua assenza,
a tutto quel che s’è cancellato,
al dolore che s’è moltiplicato
proprio quando credevo che tutto fosse sotto controllo.
AUTORE: BARBARA CANNETTI